La Maga
2022
80x60cm
foto d’autore su plexiglass postprodotta e lavorata con acrilico e tecnica mista
“La magia tiene sempre la porta aperta. Davvero, sempre. Trovarla dipende solo da noi“.
(Banana Yoshimoto)
Le opere nascono da un progetto/mostra intitolato “Il Gioco degli Archetipi, Act One”. Gli archetipi sono modelli universali di comportamento, derivanti dall’esperienza umana in tutti i tempi della storia, in connessione con l’inconscio collettivo, ovvero la tendenza a percepire la realtà in forme o simboli comuni, questo spiega perché ci sono analogie strutturali tra culture diverse. L’inconscio collettivo, secondo Carl Jung, rappresenta un contenitore psichico universale, dove all’interno troviamo le figure ancestrali dei 12 archetipi.
L’Innocente, La Maga e L’Amante sono tre opere nonché i tre archetipi ai quali Luisa Valeriani ha fatto omaggio rielaborandole secondo la sua visione; tutte e 3 sono sviluppate con un concetto comune: sono foto scattate vicino uno specchio d’acqua dove il riflesse del proprio “sé” rappresenta l’archetipo che entra in contatto con il proprio “io”.
La Maga, cerca di conoscere e dominare le leggi fondamentali dell’universo per comprenderne il funzionamento e trasformare in un incanto tutto ciò che la circonda, ha la capacità di pregare, di rivolgersi all’universo, a Dio, per entrare in dialogo con il sacro presente nella realtà.
Cosa c’è di più sacro dell’acqua? Il nostro corpo è composto dal 70% d’acqua… nell’acqua c’è vita è l’elemento primordiale che si trova nelle mitologie più antiche. La maga tramite l’acqua entra in contatto con il proprio “io” riportando alla vita un albero che aveva smesso di fiorire.